A teatro con i bambini


carla orrù silvia arcaL’associazione culturale teatrale Il ferro dorato, fondata da Carla Orrù e Silvia Arca nel 2011, si occupa di avvicinare i più piccoli e le loro famiglie al teatro, arte antichissima quanto completa, e di coinvolgerli in un lavoro di formazione e crescita. In collaborazione con il comune di Oristano, organizzano “Chi mi porta a teatro?”, una rassegna per i bambini in età prescolare e scolare. E’ la prima volta che in città c’è un ciclo teatrale per questa fascia di età e ci si augura che si instauri una continuità. “Saranno i bambini il pubblico privilegiato degli spettacoli, accompagnati dai loro genitori” spiega Silvia Arca “gli incontri avranno cadenza mensile, la domenica pomeriggio alle 17. E’ un’esperienza nuova in città, stiamo cercando di promuoverla nel territorio oristanese.  Il nostro intento è prevalentemente formativo: pur rivolgendoci a tutti abbiamo un’attenzione particolare per l’infanzia e l’adolescenza. Siamo un’associazione relativamente giovane, ma già in questi due anni di attività , oltre ai laboratori di dizione e recitazione per adulti, abbiamo organizzato nel Settembre Oristanese laboratori e spettacoli unicamente rivolti ai ragazzi. La rassegna presenta sei spettacoli molto diversi gli uni dagli altri, portati in scena da compagnie sarde. Stavolta anche Oristano, insieme agli altri capoluoghi sardi, avrà la sua scelta teatrale. In questo caso cerchiamo di far avvicinare i bambini al teatro come spettacolo, non solo come attività laboratoriale, e cominciamo ad educare un pubblico di giovanissimi a essere responsabile e critico verso ciò che vede, in modo che sia in grado di scegliere e di avere un’opinione. Questo può essere un inizio”. Carla Orrù ci parla nello specifico della programmazione: “Gli spettacoli sono pensati per un pubblico che va dai 3-4 anni in su. Inizieremo il 29 dicembre con una compagnia ogliastrina, AnfiTeatro Sud, che porterà in scena Scuola di pasticceria, uno spettacolo che parla in maniera divertente di educazione alimentare. Andiamo avanti il 26 gennaio con la compagnia Riverrun di Cagliari e il loro Pinocchio… storia di un burattino, che ribalta il punto di vista del romanzo: si vedrà come Pinocchio è in realtà l’unico bambino vivo in un mondo di burattini. Ci avviciniamo man mano al carnevale e il 9 febbraio la compagnia cagliaritana Il Crogiuolo presenta Pulcinella al confino in Sardegna, un’opera che unisce le dinamiche della commedia dell’arte a quelle della commedia degli equivoci. Il 23 marzo i sassaresi de La Botte e il cilindro insceneranno Il lupo e l’agnello, spettacolo fatto con maschere e pupazzi tratto dalle favole di Esopo, Fedro e La Fontaine. Il 6 aprile, la compagnia cagliaritana Cada Die Teatro porterà in scena Più veloce di un raglio, liberamente tratto da un racconto di Luigi Capuana, che ci mostrerà come un asino, anche il più malconcio e il più brutto, possa avere una sua nobiltà, mentre a volte i re e le principesse devono fare molto per riuscire a guadagnarsela. La rassegna finirà il 13 aprile con uno spettacolo molto particolare, sempre di una compagnia cagliaritana, composta da attori professionisti che hanno dai sette ai tredici anni. Porteranno in scena Il vestito nuovo dell’imperatore. Anche in questo caso si parla di un argomento particolarmente sentito ai giorni nostri cioè di come, spesso, apparire venga considerato più importante di essere. Quindi sono tutti spettacoli che in qualche modo parlano di educazione, hanno tutti un messaggio molto importante, molto attuale, trattato in maniera divertente. Siamo sicure che stiamo rispondendo un po’ a un bisogno della popolazione e dei bambini in particolare, per cui rischiamo e ci mettiamo in gioco volentieri”

Articolo scritto per il settimanale L’Arborense

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